Riformulato l'emendamento sul reato di riprese e intercettazioni fraudolente

Pubblicato il 04 maggio 2010
Il relatore al Disegno di legge sulle intercettazioni, Roberto Centaro, a seguito del parere negativo della commissione Affari costituzionali del Senato nei confronti del testo del cosiddetto “emendamento D'Addario”, introduttivo del reato di riprese e intercettazioni fraudolente, ha presentato una nuova proposta emendativa che, in ordine al reato in oggetto, prevede la punibilità, da sei mesi a quattro anni, per chiunque registri o videoregistri conversazioni a cui partecipa, anche se è lo stesso soggetto a telefonare, salvo che la registrazione o la videoregistrazione venga effettuata per incastrare un estortore o un molestatore o, comunque, per essere presentata in un processo civile, penale o amministrativo, o ancora quando ad intercettare siano agenti dei Servizi segreti ai fini della sicurezza nazionale.

La commissione Giustizia del Senato riprenderà l'esame degli emendamenti al disegno di legge a partire dal prossimo 5 maggio.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Separazione delle carriere: approvata la riforma, ora il referendum

31/10/2025

Elenco revisori enti locali 2026: pubblicato l’avviso per iscrizione e mantenimento

31/10/2025

Collegato agricolo: sostegno a filiere, giovani e donne

31/10/2025

Giustizia e intelligenza artificiale: i limiti fissati da Cassazione e TAR

31/10/2025

Dogane, dal 1° novembre 2025 nuovo assetto organizzativo: cosa cambia

31/10/2025

Commercialisti, novità per le imprese sociali non cooperative

31/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy