Riorganizzazione ministero Giustizia. Il Cdm avvia l'operazione

Pubblicato il 28 marzo 2015 Nel corso della seduta del Consiglio dei ministri del 27 marzo 2015, è stato approvato, in esame preliminare, un nuovo regolamento di organizzazione del ministero della Giustizia, per come proposto dal Guardasigilli, Andrea Orlando.

Il provvedimento in esame, su cui dovrà essere acquisito il parere del Consiglio di Stato, contiene una riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche del Dicastero, in un'ottica “di maggiore efficienza complessiva e di complessivo risparmio per l'Amministrazione”.

Nel testo, in particolare, si prevede un notevole snellimento degli uffici dirigenziali, che passerebbero dagli attuali 61 a 36, e di quelli di livello non generale, che da 1006 diverrebbero a 712. Il conseguente risparmio di spesa stimato è di 64 milioni di euro.

Contestuale, anche l'istituzione di Direzioni generali con competenze trasversali - un'unica direzione generale degli affari giuridici e legali e un'unica direzione generale delle risorse materiali e delle tecnologie - e della Conferenza dei capi dipartimento, con compiti di programmazione, indirizzo e controllo.

Guardasigilli: importante cura ricostituente

Secondo il ministro della Giustizia, Andrea Orlando - intervenuto alla conferenza stampa che ha seguito la riunione del Cdm - la riorganizzazione del ministero costituisce "La più grande cura ricostituente della struttura giustizia degli ultimi decenni".

A margine del proprio intervento, il ministro Orlando ha, altresì, anticipato che, a seguito del bando sulla mobilità recentemente indetto ed attualmente in chiusura, ben 1.031 persone passeranno dagli uffici delle Province alle Cancellerie dei vari uffici giudiziari, con un'operazione che – sempre a detta di Orlando - costituisce "La più grande iniezione di forze nel sistema giustizia degli ultimi anni”.
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