Salta la stretta sui costi black list

Pubblicato il 12 febbraio 2007

Anche la partita sulla deducibilità dei costi sostenuti in paradisi fiscali si gioca tutta su Unico 2007. Il Governo ha previsto una doppia mossa per chi opera con Paesi a fiscalità privilegiata. 2007, infatti, estende il doppio intervento sulla deducibilità dei costi sostenuti da residenti in Italia con fornitori esteri localizzati in Paesi a fiscalità privilegiata extra Ue, nel seguente modo: da un lato ampliando l’ambito di applicazione della norma e cioè estendendo l’indeducibilità anche alle prestazioni fornite da esercenti arti o professioni residenti in paradisi fiscali; dall’altro attenuando il relativo regime sanzionatorio. Il Dl 262/06 (collegato fiscale) ha, infatti, introdotto il comma 10-bis nell’articolo 110 del Tuir con cui è stabilità l’indeducibilità dal reddito d’impresa delle spese degli altri componenti negativi derivanti da prestazioni di servizi rese dai professionisti domiciliati in Stati o terreni non appartenenti alla Ue e indicati nella cosiddetta black list. Con l’estensione delle regole anche agli autonomi si colma una lacuna legislativa che escludeva soltanto le loro prestazioni.

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