Se il giudice non si pronuncia sulle spese dell'avvocato ok alla procedura per la correzione materiale della decisione

Pubblicato il 08 luglio 2010
La Corte di cassazione a Sezioni unite, con sentenza n. 16037 del 7 luglio 2010, si è pronunciata su di una vicenda che aveva visto un avvocato ricorrere, in proprio, contro il decreto con cui la Corte d'appello di Roma, col condannare la Presidenza del Consiglio al pagamento dell'indennizzo per ingiusta durata del processo in favore del cliente, aveva omesso di pronunciarsi sulla distrazione a favore del ricorrente di una quota delle somme assegnate per consentire, così, il saldo dell'onorario ed il rimborso delle spese anticipate dal legale.

I giudici di Cassazione hanno spiegato che nei casi come quello di specie non occorre che l'avvocato impugni la decisione secondo le vie ordinarie potendo, più speditamente, attivare la procedura per la correzione degli errori materiali della decisione.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Carriere separate per giudici e pubblici ministeri: secondo sì della Camera

19/09/2025

Inail: aggiornati i minimali e i massimali di rendita

19/09/2025

Certificatori Tcf: primi elenchi attivi e nuove regole CNDCEC

19/09/2025

Centralinisti telefonici non vedenti: nuove sanzioni per i datori di lavoro

19/09/2025

Salario minimo a tre vie: al via l’esame al Senato

19/09/2025

Incentivo al posticipo della pensione: esenzione fiscale per dipendenti pubblici

19/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy