L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha pubblicato la Circolare n. 30 del 24 novembre 2025, con la quale viene riorganizzato e aggiornato l'intero quadro procedurale relativo all’autorizzazione per la semplificazione della determinazione degli importi facenti parte del valore in dogana ai sensi dell’articolo 73 del Codice Doganale dell’Unione (Reg. UE n. 952/2013).
La nuova disciplina entrerà in vigore dal 1° dicembre 2025, sostituendo completamente la precedente circolare 5/D/2017.
La semplificazione del valore in dogana rappresenta uno strumento di particolare rilievo per gli operatori economici che effettuano importazioni con elementi di valore non quantificabili al momento dell’accettazione della dichiarazione doganale.
La disciplina consente all’importatore di determinare, attraverso una metodologia autorizzata, gli importi da includere nel valore in dogana che non possono essere conosciuti con certezza al momento della dichiarazione.
In questo modo si evita il ricorso alla dichiarazione semplificata ex articolo 166 CDU, riducendo i costi amministrativi e garantendo una definizione più tempestiva del valore.
La semplificazione può riguardare:
La procedura si applica esclusivamente alle importazioni e solo quando il valore in dogana è basato sul metodo del valore di transazione.
La Circolare n. 30/D/2025 illustra in modo dettagliato i requisiti, suddividendoli in condizioni oggettive e condizioni soggettive.
Condizioni oggettive
Condizioni soggettive
Riprendendo i criteri previsti per l’AEO, l’operatore deve dimostrare:
Dal 2 ottobre 2017, tutte le domande devono essere presentate tramite il Customs Decisions System (CDS), articolato in:
L’istanza deve contenere tutte le informazioni previste dall’Allegato A, Titolo V, del RD 2015/2446. Tra gli elementi obbligatori figurano:
È necessario indicare l’Autorità competente: Direzione Dogane – Codice IT922105 – Via Mario Carucci 71, 00143 Roma.
Il richiedente deve proporre una formula o un metodo idoneo a determinare la componente di valore non conosciuta alla data di importazione.
La circolare 30/D/2025 richiede che la metodologia sia fondata su:
La procedura si articola in più fasi con precisi limiti temporali.
1. Fase di accettazione della domanda
L'Ufficio verifica la completezza dell’istanza e, se necessario, richiede integrazioni (entro 30 giorni). Se il termine decorre senza richiesta, la domanda si considera accettata.
2. Istruttoria presso l’Ufficio ADM territoriale
L’ufficio locale effettua:
Al termine redige una relazione istruttoria e un parere motivato.
3. Decisione finale
La decisione di autorizzazione (CVA) viene adottata nel termine massimo di 120 giorni, ridotti a 90 giorni per gli AEO.
Il provvedimento è notificato tramite CDS e confermato via PEC.
Pur essendo l’autorizzazione valida senza limiti temporali, ADM effettua un monitoraggio annuale volto a:
Il monitoraggio è avviato tramite PEC e richiede la trasmissione di dati aggiornati.
L’autorizzazione può essere annullata esclusivamente quando risultano contemporaneamente soddisfatte le seguenti condizioni:
L’annullamento produce effetti a partire dalla data originaria di efficacia della decisione annullata, salvo diversa indicazione contenuta nel provvedimento (efficacia ex tunc).
La revoca e la modifica dell’autorizzazione alla semplificazione della determinazione del valore in dogana vengono adottate quando l’autorizzazione non può più permanere nelle condizioni iniziali o su richiesta dello stesso operatore economico.
A differenza dell’annullamento, che opera retroattivamente, revoca e modifica producono effetti solo per il futuro.
La sospensione può essere disposta quando:
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