Senza l’ufficiale rogante è il notaio che autentica la cessione dei crediti nei confronti delle Pa

Pubblicato il 17 maggio 2013 Dopo l’approvazione ricevuta presso la Camera dei deputati, il Decreto legge n. 35/2013, cosiddetto “sblocca debiti” della Pubblica amministrazione, passa all’esame del Senato.

Tra gli emendamenti da ultimi approvati, si segnala, in particolare, la disposizione che prevede, come regola generale, che l'autenticazione delle sottoscrizioni degli atti di cessione dei crediti nei confronti delle Pa deve essere effettuata, a titolo gratuito, dall'ufficiale rogante dell'amministrazione debitrice, ove presente.

Nelle ipotesi di assenza o impedimento dell'ufficiale rogante ed anche qualora lo richieda il creditore cedente, tuttavia, le citate sottoscrizioni possono essere autenticate da un notaio, i cui onorari, in questo caso, devono essere ridotti della metà.

In particolare, il servizio studi della Camera ha evidenziato l’indefinitezza di questa ultima disposizione in considerazione dell’abrogazione delle tariffe professionali, anche notarili, nonché della sua difficile riferibilità ai parametri professionali.
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