Sequestro del bene donato alla moglie

Pubblicato il 23 settembre 2009
La Corte di cassazione, con sentenza n. 36838 del 22 settembre, ha rigettato il ricorso presentato dalla moglie di un imprenditore contro la decisione con cui il Gip, prima, e il Tribunale delle libertà, poi, avevano disposto il sequestro di un immobile che le era stato donato dal marito. Quest'ultimo si era determinato a compiere l'atto di liberalità nei confronti della coniuge dopo aver ricevuto cartelle di pagamento Irap, Irpef e Iva. Per questo motivo era scattata una denuncia per sottrazione fraudolenta di beni. I giudici di legittimità, in particolare, hanno spiegato che, nel caso di specie, la donazione era da ritenersi fittiziamente effettuata “all'unico scopo di eludere l'assoggettamento del bene alle azioni erariali”; l'apparente trasferimento dell'immobile, cioè, era servito a commettere il reato di fraudolenta evasione fiscale di cui all'art. 11 del dlgs 74 del 2000. Proprio per questo era da ritenersi legittima l'applicabilità della confisca, e quindi del sequestro ex art. 241 c.p..
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