Sezioni speciali in materia di immigrazione

Pubblicato il 20 febbraio 2017

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge n. 13 del 17 febbraio 2017, contenente “Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell'immigrazione illegale.

Il testo, approvato dal Consiglio dei ministri nel corso della seduta del 10 febbraio 2017, introduce, tra le novità di maggior rilievo, misure volte a semplificare e rendere maggiormente efficienti i procedimenti, amministrativi e giurisdizionali, per l’acquisizione dello status di rifugiato.

In primo luogo, presso i tribunali ordinari di Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Catanzaro, Firenze, Lecce, Milano, Palermo, Roma, Napoli, Torino e Venezia, vengono istituite apposite sezioni speciali in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell'Unione europea, con specifica della competenza per materia e territoriale alle stesse spettanti.

Status rifugiato davanti alle Commissioni territoriali

Il provvedimento, poi, si occupa degli interventi finalizzati alla semplificazione e l'efficienza delle procedure innanzi alle Commissioni territoriali, tra i quali si segnala la videoregistrazione del colloquio personale con il richiedente, la cui trascrizione andrà sottoscritta dal presidente o dal componente della Commissione territoriale che lo ha condotto e dovrà essere consegnata in copia all’interessato.

Ricorso alle Sezioni specializzate, decreto non appellabile

Disciplinato, inoltre, il ricorso avverso i provvedimenti delle Commissioni territoriali, ricorso che dovrà essere appunto presentato dinnanzi ad una delle Sezioni specializzate sopra individuate. La proposizione del ricorso sospende l'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato, tranne che in alcune specifiche ipotesi.

La procedura seguirà un nuovo modello processuale, basato sul rito camerale, con udienza eventuale, e dovrà concludersi, entro quattro mesi dalla presentazione del ricorso, con decreto di rigetto ovvero con riconoscimento al ricorrente dello status di rifugiato o di persona cui è accordata la protezione sussidiaria.

Il procedimento verrà definito con decreto, ricorribile esclusivamente in Cassazione e, quindi non appellabile. E' questo, si rammenta, il passaggio che ha suscitato maggiori perplessità tra i magistrati, tanto da essere stato oggetto di un confronto tra Guardasigilli e il Primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio.

Per finire, il decreto legge n. 13/2017, contiene misure per l'accelerazione delle procedure di identificazione e per la definizione della posizione giuridica dei cittadini di Paesi non appartenenti all'Unione europea nonché per il contrasto dell'immigrazione illegale e del traffico di migranti e per l’effettività delle espulsioni e il potenziamento dei centri di permanenza per i rimpatri.

Le nuove norme entrano in vigore il 18 febbraio 2017, giorno successivo a quello della loro pubblicazione in Gazzetta e saranno presentate al Parlamento per la conversione in legge.

 

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