Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha definitivamente approvato, in data 25 gennaio 2005, un documento che fornisce le linee guida per l’indipendenza dei sindaci e dei revisori. Il documento è atteso ora al Consiglio nazionale dei ragionieri, nella speranza che anche quest'ultimo lo accetti, in modo da avere un indirizzo unanime nel mondo economico-contabile sull’argomento. L’obiettivo è quello di fornire chiarimenti tali da consentire al professionista di adoperare la propria scelta nel rispetto del requisito dell’indipendenza, che risulta soddisfatto quando si verificano due condizioni: quella soggettiva, in base alla quale l'indipendenza è sostanzialmente uno stato mentale; quella oggettiva, in base alla quale l'indipendenza sussiste qualora, al riguardo, un terzo informato ne abbia la "ragionevole percezione" (c.d. indipendenza formale).
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