Smart&start, le Faq

Pubblicato il 03 ottobre 2015

Invitalia ha aggiornato le faq del bando smart&start Italia, avviato il 16 febbraio 2015, che sostiene la nascita e la crescita delle Start up innovative in tutta Italia. La “business idea” dovrà avere caratteristiche tecnologiche e innovative, oppure sviluppare prodotti, servizi o soluzioni nel mondo dell’economia digitale, o valorizzare economicamente i risultati del sistema della ricerca.

Finanzia progetti con spese fino a 1,5 milioni di euro. La domanda è effettuabile solo online.

L’agevolazione

Consiste in un mutuo senza interessi per la copertura dei costi di investimento e di gestione legati all'avvio del progetto proposto. Per le Start up del Mezzogiorno e del Cratere Sismico Aquilano è prevista anche una componente di fondo perduto. Le start-up costituite da meno di un anno usufruiscono di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale.

Tra le Faq leggiamo che le Start up innovative già costituite che hanno sede legale/operativa al di fuori delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e non rientranti nel territorio del cratere sismico aquilano, possono beneficiare della restituzione parziale del finanziamento agevolato se intendono localizzare il piano d'impresa in una delle aree citate (punto 9.1 della Circolare di attuazione). Nella risposta specifica Invitalia ha spiegato che un'impresa con sede legale e operativa a La Spezia e che intende attuare il piano d'impresa a Potenza può essere ammessa al beneficio della restituzione parziale del finanziamento.

Le Start up dell'agevolazione

Sono interessate al bando smart&start Italia:

- le imprese di piccola dimensione, costituite da non più di 48 mesi al momento della presentazione della domanda di agevolazione, iscritte nell'apposita sezione del registro delle imprese e con sede legale e operativa nel territorio nazionale;

- persone fisiche (compresi i cittadini stranieri in possesso del "visto start-up") che intendono costituire una start-up innovativa, la costituzione della nuova società sarà richiesta, infatti,solo dopo l’approvazione della domanda di ammissione alle agevolazioni;

- le imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.

 

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