“Smart&Start” Platea beneficiari ampia e semplificazioni per i finanziamenti agevolati

Pubblicato il 20 ottobre 2017

Pubblicato in “Gazzetta Ufficiale” n. 244 del 18 ottobre 2017, il decreto MiSE 9 agosto 2017, che apporta modifiche al precedente decreto 24 settembre 2014, recante il riordino degli interventi di sostegno alla nascita e allo sviluppo di Start up innovative in tutto il territorio nazionale.

Lo Smart&Start - così è chiamato l'incentivo di Invitalia a sostegno delle Start up innovative - diviene, ora, più snello e vede semplificate le procedure di erogazione dei finanziamenti agevolati. Ampliata, inoltre, anche la platea dei beneficiari.

Il nuovo provvedimento ministeriale introduce alcune novità per gli incentivi a sostegno delle Start up innovative, quali:

  1. possono accedere alle agevolazioni anche le società costituite da non più di 60 mesi;

  2. sono ammissibili al finanziamento gli investimenti per marketing e web marketing;

  3. sono finanziabili anche i marchi, oltre ai brevetti e alle licenze;

  4. è introdotta una ulteriore modalità di erogazione su presentazione di fatture non quietanzate, in aggiunta a quanto già previsto.

Cambiano le modalità di accesso ai finanziamenti

Soprattutto, il nuovo provvedimento datato 9 agosto 2017 modifica i criteri di accesso ai 101 milioni di euro di finanziamenti stanziati, introducendo una serie di novità per attrarre nuove imprese Start up, anche cosiddette “senior”.

I parametri per accedere ai finanziamenti sono stati così modificati: dai 48 mesi di età delle imprese, limite massimo precedente per accedere ai benefici, si passa a 60 mesi e si includono anche le Start up avviate da cinque anni e non più solo da quattro.

Ma, la vera novità riguarda l’erogazione dei finanziamenti.

L'articolo 1, comma 3 del decreto 9 agosto 2017 sancisce ora che: “l’erogazione del finanziamento agevolato avviene su richiesta dell’impresa beneficiaria in non più di cinque stati di avanzamento lavori”; inoltre, “l’erogazione della quota di agevolazione può avvenire altresì sulla base di titoli di spesa non quietanzati, il cui pagamento deve essere dimostrato in ogni caso entro 45 giorni decorrenti dalla data di accreditamento delle relative agevolazioni”.

Le agevolazioni possono, poi, essere richieste in un'unica soluzione: sarà necessario, a questo punto, produrre le fatture e le attestazioni di avvenuto pagamento. Mentre resta possibile - come in passato - richiedere, dietro presentazione di fideiussione, l’erogazione della prima quota di agevolazione che, però, da oggi non potrà superare il tetto del 25% dell’importo complessivo dell’investimento ammesso ai benefici.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Legge di Bilancio 2026: iperammortamento triennale e revisione incentivi

17/12/2025

Faq su concordato biennale: rideterminazione dell'imposta sostitutiva

17/12/2025

Assonime: analisi legge sull’IA. Responsabilità umana e delle imprese

17/12/2025

ONLUS: cessazione dell'Anagrafe Unica da gennaio 2026. Cosa fare

17/12/2025

Uso di telecamere pubbliche per sanzioni disciplinari: a quali condizioni?

17/12/2025

Tassa Ue di 3 euro sui pacchi, da luglio 2026

17/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy