Società estera, beni confiscati all'ammistratore italiano

Pubblicato il 21 dicembre 2011 In base all'articolo 5 del modello di convenzione Ocse e all'articolo 9 della sesta direttiva Cee 77/388, si configura una stabile organizzazione per una società straniera in Italia qualora questa affidi, anche di fatto, la gestione dei propri affari - amministrazione di pagamenti e fatture - ad una struttura italiana dotata di risorse materiali ed umane, con o senza personalità giuridica.

Di conseguenza, la mancata dichiarazione e il mancato pagamento delle imposte - nel caso in esame, l'omessa presentazione della dichiarazione Iva e il superamento della soglia di punibilità - legittimano la confisca per equivalente dei beni dell'amministratore italiano.

Lo stabilisce la Corte di Cassazione con la sentenza n. 46980 del 20 dicembre 2011.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Whistleblowing: in GU le Linee Guida sui canali interni di segnalazione

30/12/2025

IA nel mondo del lavoro: le linee guida ministeriali

30/12/2025

Inail, copertura assicurativa confermata per i magistrati onorari

30/12/2025

Crediti d’imposta da DTA: chiarimenti sulla cessione a terzi

30/12/2025

Nuove ritenute e incentivi limitati alle imprese nella Legge di bilancio 2026

30/12/2025

PEC amministratori: comunicazione in scadenza

30/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalitĂ  semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy