Specificazioni sul funzionamento dell’archivio dei rapporti con gli operatori finanziari

Pubblicato il 12 febbraio 2011 Il provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate con cui si definiscono le modalità per le nuove comunicazioni all’archivio dei rapporti finanziari, a partire dal prossimo 1° marzo 2011, sulla base di un tracciato record predisposto dallo stesso documento agenziale, porta la data dello scorso 20 dicembre 2010.

L'11 febbraio, Assofiduciaria ha effettuato una comunicazione ufficiale a tutte le sue associate, illustrando le novità contenute nel documento.

Si legge che i controlli dell’agenzia delle Entrate si faranno molto più stringenti, per cui con un solo errore sulle comunicazioni all’archivio dei rapporti con gli intermediari finanziari, il sistema si bloccherà e la comunicazione verrà rinviata indietro all’intermediario. Cioè, in presenza di errori, l’Agenzia considererà la comunicazione come non inviata. L’intermediario, a sua volta, riceverà un file in cui viene indicato l’errore commesso così da poterlo correggere. Si è notato che l’errore più comune riguarda l’inoltro del codice fiscale. Dunque, per ovviare a tale imprecisione, gli intermediari dovrebbero avere a disposizione sul sito dell’Agenzia un programma che consenta di verificare la correttezza del codice. Inoltre, il sistema di comunicazione dei dati che si riferiscono ai rapporti finanziari richiede un aggiornamento costante.

Gli operatori finanziari che per particolari motivi organizzativi o tecnici necessitino di un aggiornamento di un rilevante numero di posizioni comunicate all’archivio dei rapporti finanziari, possono richiedere all’agenzia delle Entrate di effettuare un invio sostitutivo delle posizioni da aggiornare, senza pregiudizio per la consistenza e la completezza dei dati sostituiti e senza alterazione delle date di accensione ed eventuale chiusura originariamente comunicate.

Assofiduciaria comunica, dunque, che dopo un primo periodo di funzionamento, si sta procedendo con una verifica del sistema per vedere se necessiti o meno di un’azione di “manutenzione”