Stabilità, Iuc in cambio di Trise. Cartelle Equitalia a zero interessi

Pubblicato il 26 novembre 2013 L'ok della Commissione bilancio del Senato al ddl stabilità è senza il mandato al relatore. Ciò implica la decadenza delle modifiche approvate. Il Governo presenterà un maxiemendamento su cui porre la fiducia.

Un emendamento introduce l’Imposta unica comunale - Iuc - in sostituzione della malvista Trise. La nuova imposta, con aliquota massima del 10,6 per mille, non riguarderà la prima casa e comprenderà l'Imu (per gli immobili diversi dalle abitazioni principali non di lusso) e le due componenti Tasi e Tari.

I 500 milioni di entrate previsti, saranno destinati dai Comuni alle detrazioni sulle abitazioni principali delle famiglie meno abbienti. Restano immutate le aliquote della componente servizi (Tasi): 2,5 per mille per l'anno d'imposta 2014 e 1 per mille a regime. I rifiuti avranno la Tari.

Per quanto riguarda la cosiddetta “rottamazione delle cartelle esattoriali”, si avrà l'azzeramento degli interessi di mora sulle cartelle affidate a tutti i concessionari della riscossione. A partire dal 31 ottobre 2013 saranno dovuti solo l’importo iscritto a ruolo, l’importo residuo e le sanzioni. I concessionari dovranno invitare i contribuenti, entro il 30 maggio 2014, alla definizione agevolata - avrà un modello ad hoc e istruzioni di pagamento tramite decreto del Mef - che propone il versamento subito del 50% delle somme richieste e l’altro 50% a settembre 2014. Non saranno cancellati i dazi e i tributi propri dell'Ue e quelli che derivano da condanne della Corte dei conti.

Portabilità: sì dei servizi ma non dei conti. Sarà possibile trasferire i servizi di pagamento connessi al rapporto di conto a un altro istituto di credito, Poste e operatori finanziari che possono offrire servizi di pagamento, senza spese, ma non sarà possibile trasferire senza costi i conti correnti.

Infine, si registra il ritiro dell’emendamento dei relatori che prevedeva l'indicizzazione delle pensioni fino a 4 volte la rendita minima e il contributo di solidarietà a partire dal 5% sopra i 90mila euro di trattamento con tetto del 15%.
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