Stalking anche a mezzo di diffamazione

Pubblicato il 22 settembre 2010
E' stata ribaltata dalla Corte di cassazione – sentenza n. 34105 del 21 settembre 2010 – l'ordinanza con cui il Tribunale del riesame di Napoli aveva revocato la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria imposta dal Gip nei confronti di un uomo accusato di stalking ai danni della sua ex fidanzata. 

In particolare, la donna, oltre ad aver subito aggressioni verbali in pubblico, sms e telefonate di minaccia, era stata oggetto di diffamazione di fronte al proprio datore di lavoro. Tutte condotte, queste, che potevano essere considerate idonee a cagionare nella stessa “un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero, in alternativa, da ingenerare nella vittima un fondato timore per la propria incolumità ovvero, infine, tale da costringere la vittima stessa ad alterare le proprie abitudini di vita”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Passaggi di ruolo: come gestirli nell'era della trasformazione digitale

04/07/2025

Abuso d’ufficio: per la Corte costituzionale l’abrogazione è legittima

04/07/2025

Sicurezza sociale: accordo Italia-Moldova

04/07/2025

Precompilata, regole per spese sanitarie e veterinarie

04/07/2025

Procura alle liti in lingua straniera valida per le Sezioni Unite

04/07/2025

Sicurezza sul lavoro: più malattie, infortuni in itinere e decessi tra studenti

04/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy