Stop degli avvocati: la responsabilità è della politica

Pubblicato il 10 marzo 2010
In occasione dello sciopero generale del 10 marzo, i legali italiani si riuniranno per una manifestazione, presso il teatro Capranica di Roma, organizzata dall'Oua, dai consigli degli ordini di tutta Italia, dalle associazioni forensi e dal Cnf. Prevista una grande adesione, annunciata anche da parte di politici parlamentari sia della maggioranza che dell'opposizione.

Il presidente dell'Oua, Maurizio de Tilla, spiega come ci sia, tra gli avvocati, preoccupazione e disagio: “non si capiscono le motivazioni di questa disattenzione alle ragioni dell'avvocatura. Il testo licenziato dalla commissione Giustizia del senato a novembre aveva il consenso unanime della categoria, poi si è fermato tutto. È evidente che alcuni poteri forti hanno fatto le dovute pressioni per impedire che si realizzasse una riforma che è attesa da anni e che consentirebbe di poter essere competitivi anche a livello europeo”. Con la protesta del 10 marzo, i legali chiedono l'approvazione celere della riforma e che non vengano traditi i principi di ispirazione del testo licenziato dalla commissione Giustizia del Senato.
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