Studi di settore ancora ko sul metodo induttivo

Pubblicato il 21 novembre 2008 La Ctp di Salerno, con sentenza 226 depositata il 5 novembre 2008, in accoglimento del ricorso di un contribuente, ha ribadito che non bastano le incongruenze rilevabili dagli studi di settore per l’applicazione dell’accertamento induttivo. Infatti, ai fini dell’applicazione dell’accertamento induttivo non è sufficiente che lo scostamento tra reddito dichiarato e reddito accertato sia rilevabile dai soli studi di settore, che non bastano a sollevare gravi incongruenze, ma è necessario che tale scostamento sia riferito a ogni singola realtà e sia supportato da presunzioni gravi, precise e concordanti.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cambio del luogo di lavoro e legge applicabile: i chiarimenti della CGUE

12/12/2025

INAIL: dal 2026, assegno di incollocabilità fino a 67 anni

12/12/2025

Cndcec: chiarimenti su obbligo formativo in materia di antiriciclaggio

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Contributi 2025 per eventi sportivi: requisiti e scadenze per ASD e SSD

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy