Studi di settore con franchigia

Pubblicato il 08 dicembre 2006

La contestazione del Fisco per chi è in regola con gli studi di settore potrà scattare solo quando la differenza tra i ricavi indicati dagli studi e quelli accertati supererà effettivamente quota 40 per cento. Lo prevede un emendamento dell’Esecutivo alla Finanziaria, approvato dalla commissione Bilancio del Senato. Che dà anche il via libera ad un correttivo del relatore sull’alleggerimento delle sanzioni per i Caf e i commercialisti che commettono errori formali nella dichiarazione dei redditi. Dal testo dell’emendamento emerge che gli studi non perdono gli automatismi, ma viene introdotta una franchigia per eventuali ulteriori accertamenti.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CU 2025: via alla richiesta massiva dei dati nel cassetto fiscale

21/10/2025

Legge di Bilancio 2026: pagamenti PA ai professionisti e definizione tributi locali

21/10/2025

Nuove regole per i contrassegni sostitutivi delle marche da bollo

21/10/2025

CNDCEC: confermate per il 2026 le quote di contribuzione annuale

21/10/2025

Soggetto abilitato alla firma delle dichiarazioni fiscali

21/10/2025

Durc di congruità obbligatorio anche per imprese non edili: quando?

21/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy