Studi settore verso indicatori di compliance

Pubblicato il 09 settembre 2016

L'agenzia delle Entrate ha reso disponibili, online sul sito, le bozze dei nuovi modelli per la trasmissione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore per il periodo d'imposta 2016. Se approvati, dovranno essere utilizzati in Unico 2017 per la trasmissione dei dati per l'applicazione degli studi di settore.

Rispetto alle annualità precedenti dovranno essere date meno informazioni, anche all'interno dei modelli: sia per gli studi in evoluzione per il periodo di imposta 2016 (ex provvedimento 26 febbraio 2016) che per gli studi le cui evoluzioni sono state approvate per le annualità 2014 e 2015, dovranno essere indicate solo le informazioni rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore.

Tuttavia, per gli studi le cui evoluzioni sono state approvate per le annualità 2014 e 2015, per evitare errori di compilazione in questa prima fase, in caso di sezioni contenenti almeno una variabile significativa ai fini dell'applicazione dello studio di settore, in presenza di dati in percentuale la cui somma fa 100%, dovranno essere indicate anche le informazioni non significative (per evitare possibili effetti critici per l'utenza è stata, in questo caso, mantenuta la numerazione dei righi prevista nei modelli per l'anno 2015).

Della prima fase di semplificazione per i modelli degli studi di settore parla l'agenzia delle Entrate nel comunicato dell'8 settembre 2016, con cui informa anche che il Cassetto fiscale si arricchisce di nuove informazioni sugli studi di settore relativi all’anno d’imposta 2014. Oltre a quelle già presenti, potranno essere consultati le anomalie telematiche, gli inviti a presentare i modelli, le risposte alle comunicazioni di anomalie da studi di settore e le segnalazioni presentate dai contribuenti utilizzando l’apposito software.

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