Sugli embrioni nessun brevetto

Pubblicato il 27 novembre 2008

La Gran Camera dei ricorsi dell'Ufficio europeo dei brevetti di Monaco, con una decisione sul caso “Warf” (G2/06), si è pronunciata sul discusso tema della brevettabilità degli embrioni umani, statuendo che, poiché l'embrione costituisce l'inizio di una vita umana, non può, in quanto tale, essere annientato. Conseguentemente, non si possono brevettare prodotti ottenibili con un uso degli embrioni umani che ne provochi la distruzione o la manipolazione. E' infatti negata la brevettabilità delle invenzioni la cui attuazione sia contraria all'ordine pubblico o al buon costume come la clonazione degli esserei umani o la modificazione della loro genetica, nonché l'uso degli embrioni umani per finalità industriali o commerciali. Unica possibile apertura concerne la ricerca sugli embrioni che sia finalizzata a scopi terapeutici o diagnostici, per l'utilità degli embrioni stessi.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bando ISI 2025: dall'Inail 600 milioni di euro a fondo perduto per la sicurezza

19/12/2025

Inail: nuove funzionalità per l'accesso agli atti

19/12/2025

Terzo settore: aggiornate le Norme di comportamento degli organi di controllo

19/12/2025

Prelievo erariale unico: compilazione modello F24 Accise

19/12/2025

Licenziamento per GMO dopo riorganizzazione aziendale con AI: legittimo

19/12/2025

5 per mille Onlus: elenchi 2025 pubblicati e nuove regole 2026

19/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy