Superbonus, no alla cessione del credito in caso di trasferimento d'azienda

Pubblicato il 02 marzo 2023

L’Agenzia delle Entrate, alla luce delle nuove regole che impediscono ulteriori cessioni del credito d’imposta da Superbonus, ha fornito alcune importanti indicazioni riguardanti il caso specifico della cessione del credito in caso di trasferimento o affitto del ramo d’azienda.

I chiarimenti arrivano con la risposta ad interpello n. 234 del 1° marzo 2023.

La società istante è una Spa affidataria in house, da parte di una Provincia, della gestione manutenzione e implementazione del patrimonio indisponibile funzionale ai servizi di trasporto pubblico, che chiede di sapere se, nell'ipotesi in cui dovesse perdere il ramo d'azienda preposto all'esercizio del trasporto pubblico locale, in quanto ceduto o affittato al nuovo affidatario, il credito del Superbonus 110% possa transitare al ''nuovo'' soggetto economico cessionario o locatario.

Secondo la società in caso di cessione/affitto del proprio ramo d’azienda si realizzerebbe, quale effetto naturale, anche il trasferimento del credito in proporzione al valore della produzione che verrebbe ceduto.

Superbonus, il credito residuo non segue il trasferimento d’azienda

Nella risposta n. 234/2023, l’Amministrazione finanziaria per motivare le sue conclusioni parte dall’analizzare la norma di cui all’articolo 121 del Decreto legge n. 34/2020, come da ultimo modificato dall'articolo 14 del decreto legge 17 maggio 2022, n. 50, secondo cui i soggetti che sostengono spese per interventi di recupero o restauro delle facciate, possono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione spettante:

o, in alternativa,

Tenendo conto del dubbio interpretativo prospettato dalla società istante, in ordine alla fruizione del credito che intende acquisire dalla Società I Spa nell'eventualità che, a seguito della cessazione dei disciplinari di affidamento, in relazione ad una serie di possibili scenari di affidamento del servizio ad altri soggetti, la stessa, seppur continuando a svolgere l'attività di manutenzione straordinaria e di implementazione degli asset che compongono il ramo d'azienda dedicato all'esercizio del trasporto pubblico, perda quest'ultimo in virtù di una cessione o di un affitto d'azienda, l’Agenzia delle Entrate specifica come il suddetto articolo 121 del Dl Rilancio contenga una disciplina compiuta in ordine alla cessione dei crediti derivanti dall'effettuazione dei lavori specificamente previsti dalla stessa norma.

Il legislatore, infatti, con tale norma ha inteso dettare una disciplina ad hoc, che opera in deroga a quella di carattere generale prevista per la cessione dei crediti d'imposta (in relazione alla quale è espressamente previsto che il cessionario non possa cedere il credito oggetto della cessione) e della cessione delle eccedenze nell'ambito del gruppo.

Alla luce di tali considerazioni, quindi, l’Amministrazione finanziaria, con riferimento al caso di specie, conclude che la società resasi acquirente del bonus edilizio in discussione, non potrà trasferire, in sede di cessione/affitto del ramo d'azienda, il credito residuo contestualmente agli asset che compongono il ramo d'azienda in quanto, per effetto della cessione o dell'affitto del ramo d'azienda, si determinerebbe un mutamento della titolarità del credito, incompatibile col divieto di ''cessioni'' successiva alla prima previsto dall'art. 121 DL 34/2020.

NOTA BENE: Difatti, dal momento che c’è già stata una prima cessione, il trasferimento del ramo d’azienda conterebbe un secondo passaggio, che è vietato.

Diversa è, invece, la situazione che si viene a creare in caso di fusione per incorporazione per la quale rimangono validi i chiarimenti resi con la recente riposta n. 218 del 16 febbraio. In tal caso, in seguito alla fusione per incorporazione, si trasferiscono in capo alla società incorporante i crediti d’imposta derivanti dalle opzioni per la cessione del credito o lo sconto sul corrispettivo per le detrazioni edilizie, che risultano nel cassetto fiscale dell’incorporata.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bonus pubblicità 2024: utilizzo in compensazione. Istruzioni

03/05/2024

Esenzione fiscale per Esperti nazionali distaccati (End) nell'UE

03/05/2024

Trasporto occasionale di passeggeri. UE: periodi di guida e riposo

03/05/2024

Appalti. Congruità della manodopera: sanzioni per lavori da 70.000 euro

03/05/2024

A gennaio 2025, Bonus 100 euro ai dipendenti: a chi e quando spetta (con Video Guida)

03/05/2024

Semplificazioni fiscali, istruzioni su pagamenti rateizzati e pausa estiva

03/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy