Sussiste la società di fatto e non l’impresa familiare se il collaboratore familiare compartecipa alla gestione dell’attività

Pubblicato il 28 marzo 2012

Nel caso d'impresa familiare, il collaboratore familiare regolarmente denunciato all'INAIL e all'INPS che, ad esempio, apponga la propria firma su effetti cambiari rilasciati come pagamento per la fornitura di merci, assuma obbligazioni contrattuali per conto dell’impresa, concluda contratti di lavoro con i dipendenti, remuneri costoro attingendo le somme da un unico fondo o presti fideiussioni in favore dell’imprenditore familiare per operazioni aziendali concluse direttamente da quest’ultimo, comporta la riqualificazione di tale rapporto pseudo-collaborativo in termini di socio e la natura della ditta come società di fatto, con tutte le conseguenze lavoristiche, previdenziali, fiscali e sanzionatorie del caso.

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