Sussiste la società di fatto e non l’impresa familiare se il collaboratore familiare compartecipa alla gestione dell’attività

Pubblicato il 28 marzo 2012

Nel caso d'impresa familiare, il collaboratore familiare regolarmente denunciato all'INAIL e all'INPS che, ad esempio, apponga la propria firma su effetti cambiari rilasciati come pagamento per la fornitura di merci, assuma obbligazioni contrattuali per conto dell’impresa, concluda contratti di lavoro con i dipendenti, remuneri costoro attingendo le somme da un unico fondo o presti fideiussioni in favore dell’imprenditore familiare per operazioni aziendali concluse direttamente da quest’ultimo, comporta la riqualificazione di tale rapporto pseudo-collaborativo in termini di socio e la natura della ditta come società di fatto, con tutte le conseguenze lavoristiche, previdenziali, fiscali e sanzionatorie del caso.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cambio del luogo di lavoro e legge applicabile: i chiarimenti della CGUE

12/12/2025

INAIL: dal 2026, assegno di incollocabilità fino a 67 anni

12/12/2025

Cndcec: chiarimenti su obbligo formativo in materia di antiriciclaggio

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Contributi 2025 per eventi sportivi: requisiti e scadenze per ASD e SSD

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy