"Thin cap" senza istruzioni

Pubblicato il 13 gennaio 2005

La thin capitalization, termine con il quale si intende il meccanismo diffuso per contrastare la sottocapitalizzazione delle imprese, è l'unico istituto introdotto dalla riforma fiscale che ancora risulta privo di chiarimenti da parte dell'Amministrazione finanziaria. I temi su cui si avverte la maggiore necessità di una interpretazione sono sostanzialmente due: in primo luogo, per quanto riguarda i prestiti obbligazionari sottoscritti dai soci, si potrebbe considerare sempre possibile la prova dell'autonoma capacità di credito, in quanto l'emissione stessa di un prestito obbligazionario presuppone la presenza di un patrimonio netto posto a garanzia del prestito; in secondo luogo, per ciò che concerne i finanziamenti garantiti da una pluralità di soci qualificati, che assumono la veste di cofidejussori, dovrebbe essere esplicitato il criterio con cui viene "imputato" il finanziamento a ciascuno di essi (la partecipazione al capitale, ovvero eventuali altri criteri). 

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Telecomunicazioni. Addendum dell'11/11/2025

16/12/2025

CCNL Autostrade e trafori - Verbale di accordo del 28/11/2025

16/12/2025

Sdoganamento centralizzato all’importazione: fase 2 dal 16 dicembre

16/12/2025

Pace contributiva 2024–2025: ultimi giorni per la domanda

16/12/2025

Pagamenti PA ai professionisti: il no dei commercialisti al blocco dei compensi

16/12/2025

Relazione RPCT anticorruzione 2025: proroga ANAC al 31 gennaio 2026

16/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy