Trasferimenti con prova

Pubblicato il 13 agosto 2006

Un trasferimento è giuridicamente legittimo quando sussistono le ragioni tecniche, organizzative e produttive che lo giustificano. Lo ricorda l’ordinanza emessa il 29 giugno 2006 dal giudice del Lavoro di Civitavecchia. Il caso esaminato riguardava un lavoratore in scadenza di contratto e senza prospettive di ricollocazione nella proprie zona, che veniva trasferito in altra sede. Il lavoratore aveva impugnato il trasferimento, ritenuto privo dei requisiti e, peraltro, considerato illegittimo rispetto alla tutela di cui all’articolo 33, comma 5, della legge 104/1992 (inamovibilità del lavoratore che assiste un familiare portatore di handicap) poiché su egli gravava l’impegno di assistere la moglie affetta proprio da handicap.

Ma, ritenendo che il trasferimento fosse legittimo perché determinato dalla soppressione del posto e dalla contestuale vacanza di altra posizione lavorativa compatibile con la qualifica del dipendente, il giudice del Lavoro ha anche ritenuto non venire in rilevo il diritto all’inamovibilità, che presuppone il riconoscimento (non avvenuto) dell’handicap da parte della commissione medica.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bando ISI 2025: dall'Inail 600 milioni di euro a fondo perduto per la sicurezza

19/12/2025

Inail: nuove funzionalità per l'accesso agli atti

19/12/2025

Terzo settore: aggiornate le Norme di comportamento degli organi di controllo

19/12/2025

Prelievo erariale unico: compilazione modello F24 Accise

19/12/2025

Licenziamento per GMO dopo riorganizzazione aziendale con AI: legittimo

19/12/2025

5 per mille Onlus: elenchi 2025 pubblicati e nuove regole 2026

19/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy