Una sentenza in materia di Iva non può spiegare effetti nei confronti di una lite sull'Irpef

Pubblicato il 07 febbraio 2011 La Cassazione, con sentenza n. 802 del 14 gennaio 2011, ha ricordato come, in generale, perché una lite possa ritenersi coperta dal giudicato di una precedente sentenza resa tra le stesse parti, è necessario che il giudizio introdotto per secondo investa lo stesso rapporto giuridico che ha già formato oggetto del primo. In mancanza di tale essenziale presupposto – continua la Corte - “non rileva che la seconda lite richieda accertamenti di fatto già compiuti nel corso della prima”.

 Il principio è stato applicato nell'ambito processuale fiscale e l'identità di rapporto è stata esclusa, nel dettaglio, con riferimento a due controversie riguardanti imposte strutturalmente e oggettivamente diverse, come Iva ed Irpef. In materia di imposte dirette come l’Irpef, quindi, “non può in alcun modo spiegare efficacia di giudicato esterno una sentenza in materia di Iva, ancorché fondata sui medesimi presupposti, di fatto”.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Successioni e donazioni, i chiarimenti del Fisco

15/05/2025

Lavoratori autonomi artigiani e commercianti: al via la riduzione contributiva

15/05/2025

Inail: rivalutate le prestazioni per industria, navigazione e ambito domestico

15/05/2025

Fermo pesca 2024: indennità giornaliera fino a 30 euro

15/05/2025

Omessa registrazione di cassa: anche importi modesti portano al licenziamento

15/05/2025

Artigiani e commercianti di prima iscrizione nel 2025: dimezzata la contribuzione

15/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy