Una stretta sulle società di comodo

Pubblicato il 13 marzo 2007

Dopo la stretta imposta dalla manovra d’estate, le società di comodo devono ora procedere con la verifica del percorso più conveniente, proposto dalla Finanziaria 2007, riguardo alla scelta tra la liquidazione o la trasformazione agevolata in società semplice. L’analisi dei costi benefici effettuata sui dati di bilancio in fase di chiusura dovrebbe, infatti, aver permesso di fare i conteggi opportuni per richiedere la delibera di scioglimento o trasformazione, entro il 31 maggio p.v., oppure per presentare l’interpello disapplicativo alla direzione regionale delle Entrate. Il primo passo da compiere per muoversi correttamente nell’una o nell’altra direzione è quello del test di operatività per accertare se, dal confronto tra ricavi presunti ed effettivi, la società risulta di comodo nell’esercizio 2006.

Nonostante i ripetuti chiarimenti forniti dalle Entrate sull’argomento (circolare n. 5/E/2007), ieri l’Agenzia è intervenuta nuovamente per sciogliere alcuni dubbi sulla disciplina sempre più rigida da applicare alle suddette società. Con la risoluzione n. 43/E del 12 marzo, infatti, si è voluto fare il punto sulle cause “automatiche” di esonero dal test di operatività, che scattano senza la necessità di interpello preventivo. L’Agenzia sottolinea che nemmeno l’obbligo imposto per bando pubblico di costituirsi sotto forma di società di capitali permette l’automatica esclusione dalla norma antielusiva; meno ancora la partecipazione in società che svolgono servizi di trasporto pubblico. La tesi dell’istante viene così smontata pezzo per pezzo, in primo luogo perchè la società svolge solo in via indiretta l’attività di pubblico servizio di trasporto (in quanto proprietaria di una partecipazione di un’azienda del settore) e in secondo luogo perchè la costituzione obbligatoria della forma giuridica della società (SpA o Srl) deve discendere direttamente da una norma di legge e non, come nel caso esaminato, da un bando provinciale che consente alla società di partecipare ad una gara pubblica.

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