Valore probatorio nel processo tributario alle dichiarazioni rese in sede penale

Pubblicato il 12 marzo 2010

In sede di contenzioso tributario, assumono valenza probatoria le dichiarazioni rese dai subappaltatori dell’azienda a cui il Fisco ha contestato la maggiore Iva. Le dichiarazioni rese durante un’indagine penale possono, infatti, assumere una portata indiziaria importante, anche se non accompagnate da prove corroboranti e indurre il giudice a fare una valutazione globale degli indizi disponibili. Al punto che, nel caso in cui il giudice stesso decida di non utilizzare le suddette dichiarazioni deve fornire la ragione della loro inattendibilità. Altrimenti, le dichiarazioni rese in sede penale da amministratori di società coinvolta nel contenzioso tributario assumono il valore probatorio proprio degli elementi indiziari e “se rivestano i caratteri di gravità, precisione e concordanza di cui all'art. 2729 cod. civ., danno luogo a presunzioni”.

Questo è il principio di diritto reso dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. n. 5746 del 10 marzo 2010.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Passaggi di ruolo: come gestirli nell'era della trasformazione digitale

04/07/2025

Abuso d’ufficio: per la Corte costituzionale l’abrogazione è legittima

04/07/2025

Sicurezza sociale: accordo Italia-Moldova

04/07/2025

Sicurezza sul lavoro: più malattie, infortuni in itinere e decessi tra studenti

04/07/2025

IVA all’importazione: confisca esclusa se il debito è saldato

04/07/2025

Cig per caldo eccessivo: ecco le istruzioni Inps

04/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy