Vendita di immobili con rischi

Pubblicato il 25 maggio 2009
Diverse le conseguenze della crisi economica sulle compravendite di immobili: non solo recessione del mercato immobiliare ma anche maggiori rischi sotto il profilo della sicurezza. In particolare, se il venditore è un'impresa si ha il rischio che, con il fallimento, l'acquirente possa perdere sia il bene che tutto il denaro speso; ma anche nel caso in cui il venditore sia una persona fisica vi è il pericolo, ad esempio, della duplicazione dei contratti, la vendita cioè del medesimo bene a due soggetti diversi. Solo la trascrizione, in realtà, può salvare l'acquirente; proprio in considerazione di ciò i notai hanno sviluppato una serie di abilità tecniche per ridurre al minimo i rischi in cui possono incorrere i propri clienti. Tuttavia, le norme attuali lasciano un'area scoperta. Tra le soluzioni, si prospetta, ad esempio, l'adozione del sistema francese: l'acquirente affida al notaio le somme da pagare al venditore, somme che saranno svincolate solo alla conclusione della pratica. Semplice ed efficace anche la soluzione che prevede l'introduzione, nel codice civile, dell'istituto della “prenotazione” della trascrizione o dell'iscrizione nei registri immobiliari. Con questo sistema il compratore viene posto nella condizione di essere sicuro che, se il contratto viene trascritto entro i successivi trenta giorni, l'immobile sarà acquistato nella situazione accertata dal notaio al momento degli abituali controlli che precedono il rogito. Tale nuovo istituto è stato messo a punto da un gruppo di studio dell'Università Bocconi di Milano ed è stato trasfuso in un progetto di legge di prossima presentazione.
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