La gestione dei versamenti tramite modello F24 destinati al finanziamento del Libretto Famiglia e del Contratto di Prestazioni Occasionali (CPO) merita particolare attenzione nelle ultime settimane dell’anno.
In questo periodo, infatti, le procedure di rendicontazione dell’Agenzia delle Entrate generano inevitabili ritardi nell’accredito delle somme ai diversi enti pubblici, inclusi l’INPS e i sistemi che alimentano i portafogli elettronici degli utenti.
Il comunicato stampa INPS del 2 dicembre 2025 fornisce indicazioni precise e tempestive, invitando gli utilizzatori dei due strumenti a programmare con anticipo i versamenti tramite F24, con una raccomandazione chiara: non effettuare ricariche oltre il 18 dicembre 2025 per evitare ritardi nell’accredito.
Il presente articolo, redatto in modo conforme alle linee guida Edi, offre una panoramica completa delle motivazioni tecniche che giustificano tali ritardi, analizza gli impatti operativi sulle prestazioni occasionali e propone un insieme di misure operative utili per professionisti, famiglie, imprese e intermediari che gestiscono tali strumenti.
Il ruolo dell’Agenzia delle Entrate nella gestione dei versamenti
Quando un utente effettua un versamento tramite modello F24, l’operazione non viene trasferita immediatamente all’ente destinatario, poiché deve essere sottoposta a un processo di verifica e rendicontazione centralizzato.
L’Agenzia delle Entrate:
Questa procedura richiede tempi tecnici che risultano generalmente brevi nel corso dell’anno, ma che si allungano sensibilmente nelle ultime settimane di dicembre.
La tempistica più lenta dei flussi informatici è legata principalmente alla gestione dell’acconto IVA, che deve essere versato entro il 27 dicembre. Questa scadenza determina un picco di operazioni che coinvolge milioni di contribuenti, con conseguente:
L’INPS, nel comunicato, specifica che:
Questa informazione è rilevante perché chiarisce che il ritardo non dipende dall’INPS, ma da una procedura nazionale definita e non modificabile.
Gli effetti della rendicontazione tardiva sono particolarmente rilevanti per strumenti come il Libretto Famiglia e il CPO, che richiedono la disponibilità immediata delle somme nel portafoglio elettronico. Anche se il versamento è stato eseguito correttamente dall’utente, l’importo può non risultare disponibile per diversi giorni o settimane.
Il portafoglio elettronico associato al profilo INPS dell’utente costituisce la base operativa attraverso la quale:
Senza disponibilità economica, il sistema impedisce qualsiasi operazione.
Il Libretto Famiglia è destinato alle famiglie e ai privati che necessitano di remunerare attività occasionali. La registrazione di ogni prestazione richiede che nel portafoglio siano disponibili importi sufficienti a coprire:
Se la ricarica F24 non viene accreditata in tempo, non è possibile regolarizzare le prestazioni svolte. Questo può causare:
Il CPO, utilizzato da imprese, professionisti ed enti pubblici, richiede la trasmissione obbligatoria di una comunicazione preventiva, possibile solo se il portafoglio elettronico ha disponibilità sufficiente.
L’assenza di fondi impedisce:
Il comunicato indica chiaramente una data oltre la quale non è consigliabile effettuare ricariche tramite modello F24: 18 dicembre 2025.
La data è stata individuata considerando:
Anche un pagamento F24 eseguito il 20 o 22 dicembre potrebbe non essere accreditato fino ai primi giorni o settimane di gennaio, rendendo impossibile la gestione delle prestazioni svolte nella seconda metà del mese.
Rischi operativi se si supera la data raccomandata
Gli utenti potrebbero trovarsi nella condizione di:
Nel comunicato, l’INPS ricorda che gli utenti possono alimentare il portafoglio elettronico anche tramite PagoPA.
PagoPA offre:
Per prestazioni urgenti o comunicazioni preventive da inviare entro poche ore, PagoPA rappresenta la modalità più efficace.
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