Via al maxi-archivio del Dna

Pubblicato il 25 giugno 2009
Il Senato ha approvato ieri le norme di recepimento del Trattato di Prum che prevedono l'istituzione di banche dati del Dna nei Paesi aderenti da utilizzare a fini investigativi. La polizia e la polizia giudiziaria avranno tempo un anno per completare la mappatura degli identikit biologici di tutti i detenuti per condanna definitiva nonché di chi sia sottoposto a misure cautelari ed arresti domiciliari. Nella banca dati finiranno anche i profili di sconosciuti raccolti nel luogo del delitto, di persone scomparse o di cadaveri non identificati. Il prelievo forzoso è escluso per i reati di natura tributaria, fallimentare o finanziaria. Potranno entrare nella banca dati sole le forze di polizia e dell'autorità giudiziaria e sarà, in ogni caso, garantita la tracciabilità degli accessi. I profili di Dna saranno conservati per un periodo di 40 anni, i profili biologici per 20 anni. Cancellazione d'ufficio in caso di assoluzione definitiva dell'interessato.
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