La Commissione Europea ha dato il via libera, in conformità con le regole dell’Unione Europea sugli aiuti di Stato, alla riattivazione del regime italiano noto come “Registro Internazionale”. Lo si apprende da un comunicato stampa emanato il 7 maggio 2025.
Questa misura, così ripristinata, ha l’obiettivo di incentivare le compagnie marittime a immatricolare le loro navi in Europa, promuovendo l’adozione di standard più elevati in ambito sociale, ambientale e di sicurezza. In precedenza, il regime era già stato autorizzato dalla Commissione nel 1998 e successivamente nel 2004. Inoltre, l’11 giugno 2020, era stata approvata una proroga fino alla fine del 2023.
Il governo italiano ha informato la Commissione dell’intenzione di estendere il regime fino al 2033. In questo contesto, le compagnie di navigazione che rispettano i criteri previsti e che registrano le proprie navi nel Registro Internazionale possono usufruire di vantaggi fiscali, tra cui una riduzione dell’imposta sulle società.
Tra le facilitazioni concesse nell’ambito del regime del “Registro Internazionale”, si evidenziano in particolare i seguenti benefici:
La Commissione ha esaminato la proposta alla luce delle direttive europee sugli aiuti di Stato, con particolare riferimento agli orientamenti relativi al settore del trasporto marittimo. Secondo la Commissione, la misura è adeguata e necessaria per raggiungere gli scopi prefissati:
È stato inoltre valutato che il regime è proporzionato, in quanto limitato all’essenziale e con effetti contenuti sulla concorrenza e sugli scambi tra i Paesi membri. Per queste ragioni, la Commissione ha approvato la riattivazione del regime italiano in conformità con le normative europee sugli aiuti di Stato.
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