Videochiamate via Skype per i detenuti

Pubblicato il 31 gennaio 2019

In una nota pubblicata, il 30 gennaio 2019, sul sito istituzionale del ministero della Giustizia è stato illustrato il contenuto di una circolare del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) che ha esteso la possibilità di installazione e di utilizzo della piattaforma di telecomunicazioni Skype per facilitare le relazioni dei detenuti con i loro familiari.

Nella nota, viene ricordato come non tutti i carcerati possano beneficiare di questa possibilità, alla luce delle particolari esigenze di massima sicurezza imposte dalla normativa.

Videochiamata equiparata a colloquio

Per gli altri detenuti, le videochiamate tramite Skype sono equiparate ai colloqui, anche per quanto riguarda autorizzazioni, durata e controlli. In linea generale, saranno consentiti fino a sei video-colloqui al mese per la durata massima di un’ora. I soggetti in attesa di giudizio avranno necessità di ricevere l'autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria.

Indicata anche la procedura da seguire: per essere ammessi alla videochiamata tramite Skype, i detenuti dovranno presentare richiesta con specificazione dell'indirizzo mail da contattare, allegando copia del certificato che attesta la relazione di convivenza o il grado di parentela. A loro volta, il familiare o il convivente, dovranno assicurare, a mezzo di autocertificazione, che parteciperanno al collegamento solo i soggetti indicati nella richiesta e autorizzati.

Ai fini di sicurezza, i colloqui si svolgeranno sempre sotto il controllo visivo del personale della Polizia Penitenziaria.

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