Il Mise illustra criteri e modalità per l’iscrizione di consulenti in proprietà industriale e avvocati negli elenchi, ex decreto 18 novembre 2019, in attuazione della misura agevolativa “Voucher 3I - investire in innovazione”, per start-up innovative.
Come riportato dalla stampa specializzata, nel decreto del 19 febbraio 2020 il MiSE indica i soli professionisti ammessi all’elenco, ossia abilitati a fornire servizi di supporto alle start up innovative per la brevettabilità e valorizzazione dei loro investimenti tecnologici e digitali (Voucher 3I): consulenti in proprietà industriale (iscritti all’Ordine dei consulenti in proprietà industriale) e avvocati (iscritti al Consiglio nazionale forense).
L’inserimento è su base volontaria, tramite la presentazione della propria candidatura ai rispettivi enti di riferimento.
Non sono ammissibili i servizi erogati per start-up di cui il consulente o l’avvocato sia amministratore, socio o dipendente.
I consulenti si impegnano a non richiedere anticipi di pagamento, né ulteriori compensi in aggiunta a quelli coperti dal voucher.
Il pagamento del voucher da parte del soggetto gestore sarà erogato al singolo consulente o avvocato o, su richiesta, in favore dello Studio professionale di appartenenza, purché l’appartenenza allo Studio sia registrata negli elenchi.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".