Il Consiglio dei Ministri del 4 agosto ha approvato, oltre al DDL semplificazioni e giustizia, anche un disegno di legge d’urgenza per rilanciare l’economia delle Regioni Marche e Umbria. Si tratta di un passo importante per estendere la Zona Economica Speciale (ZES) anche al cuore dell’Italia, con l’obiettivo di attrarre investimenti e favorire la transizione industriale ed energetica.
La Zona Economica Speciale (ZES) è un'area geografica delimitata all'interno del territorio nazionale in cui si applicano condizioni fiscali e amministrative agevolate, con l'obiettivo di attrarre investimenti, favorire lo sviluppo industriale e creare occupazione.
Lo scopo principale della ZES è:
Le ZES sono strumenti di politica industriale e coesione territoriale, pensati per ridurre i divari economici regionali e sostenere la competitività del tessuto produttivo locale.
Su proposta della Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione Tommaso Foti, il Governo ha deciso di ampliare la ZES Unica del Mezzogiorno includendo anche le Regioni Marche e Umbria, classificate dall’Unione Europea come “regioni in transizione”.
Fino ad ora, la ZES Unica era un beneficio riservato alle sole regioni meridionali, con l’Abruzzo come unico caso già incluso tra le regioni in transizione.
Il DDL, approvato con procedura d’urgenza, introduce una serie di misure dettagliate per attrarre investimenti:
L’iniziativa ha un chiaro obiettivo: offrire a Marche e Umbria le stesse condizioni agevolate delle regioni del Sud per:
Con la ZES estesa, anche il Centro Italia entra a pieno titolo tra i beneficiari delle politiche di sviluppo economico strutturale promosse dal Governo.
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