Carta di inclusione: come e per quali spese è utilizzabile

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Carta di inclusione: come e per quali spese è utilizzabile

Alla vigilia della prima erogazione dell’Assegno di inclusione prevista per il 26 gennaio 2024, è stato registrato dalla Corte dei Conti il Decreto interministeriale del 27 dicembre 2023 che disciplina le modalità di utilizzo della Carta di inclusione, necessaria per il versamento dell’Assegno stesso, dando così attuazione a quanto previsto dall’art 4, comma 9, del Decreto Lavoro.

Come e per quali spese è utilizzabile la Carta? Quali i limiti di importo del prelievo contante?

Prima di approfondire quanto contenuto nel decreto, diamo prima uno sguardo di insieme all’intero impianto dell’istituto che, almeno nelle intenzioni del legislatore, vuole essere concettualmente innovativo rispetto alla disciplina del Reddito di cittadinanza, tendendo fondamentalmente all’inclusione sociale e lavorativa oltre che al mero sostegno economico.

Assegno di inclusione: per chi e perché

L’Assegno di Inclusione spetta ai nuclei familiari con componenti minorenni o disabili o almeno sessantenni ovvero in condizione di svantaggio che, al momento della presentazione della richiesta e per tutta la durata dell'erogazione del beneficio, presentano specifici requisiti di residenza, cittadinanza ed economici.

Il beneficiario dell'Assegno di inclusione ha diritto all’integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro annui (7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza), moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

In aggiunta, spetta un contributo per l'affitto dell'immobile dove risiede il nucleo per un importo pari all'ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione (ove regolarmente registrato) fino ad un massimo di euro 3.360 annui, ovvero 1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

Ma, a parte il sostegno economico, come detto l’intero impianto normativo già dal nome si pone in un’ottica di inclusione lavorativa dei fruitori che, per ricevere il beneficio economico, devono iscriversi presso il sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa (SIISL) al fine di sottoscrivere un patto di attivazione digitale.

Una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale, i componenti dei nuclei familiari beneficiari dell'Assegno di inclusione sono tenuti a aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa definito nell'ambito di uno o più progetti finalizzati a identificare i bisogni del nucleo familiare nel suo complesso e dei singoli componenti.

I primi dati

L’Assegno di inclusione e il suo impatto sull’economia nazionale sono al centro del Question time del 24 gennaio 2024, in cui la Presidente Giorgia Meloni ha illustrato i primi dati in termini di richieste e controlli.

Attivo dal 1° gennaio 2024, riferisce la Presidente Meloni, dai dati del Ministero del Lavoro emerge che su una platea di 737.000 nuclei familiari potenziali fruitori sono già 600.000 quelli che hanno presentato domanda.

I primi pagamenti, per coloro che hanno superato i controlli e hanno presentato le domande entro il 7 gennaio 2024, partiranno come detto da venerdì 26 gennaio 2024 (a tale proposito si veda il precedente articolo “Assegno di inclusione: al via i primi pagamenti” che illustra quanto contenuto nel messaggio Inps n. 25/2024).

Per le domande presentate successivamente, e comunque entro il 31 gennaio, con Patto di attivazione digitale sottoscritto entro il 31 gennaio 2024 ed esito positivo dell’istruttoria, il pagamento della mensilità di gennaio verrà disposto dal 15 febbraio, e dal 27 febbraio sarà pagato l’importo del mese di febbraio.

L'importo medio stimato è di 635 euro al mese, superiore all'importo medio erogato con il reddito di cittadinanza, ma quello che conta, conclude Meloni, è il gran numero di offerte di lavoro e corsi di formazione presenti sulla piattaforma, volti al reinserimento nel mondo del lavoro dei fruitori dell’Assegno di inclusione.

Carta di inclusione: per cosa si può e non si può utilizzare

Il contributo economico dell’Assegno di Inclusione è erogato con la Carta di Inclusione, carta elettronica ricaricabile le cui modalità di utilizzo sono state definite, come detto, dal decreto interministeriale del 27 dicembre 2023, in attesa di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Attraverso la Carta possono essere soddisfatte, oltre alle esigenze previste per la Carta acquisti, tutte le altre esigenze dei beneficiari ad eccezione di quelle legate all’acquisto dei seguenti beni e servizi:

  • giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
  • acquisto di sigarette e derivati del fumo;
  • giochi pirotecnici;
  • prodotti alcolici;
  • acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
  • armi;
  • materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
  • servizi finanziari e creditizi;
  • servizi di trasferimento di denaro;
  • servizi assicurativi;
  • articoli di gioielleria;
  • articoli di pellicceria;
  • acquisti presso gallerie d’arte e affini;
  • acquisti in club privati;
  • acquisti on line o mediante servizi di direct-marketing.

NOTA BENE: I nuclei familiari residenti in abitazione di proprietà per il cui acquisto o costruzione è stato contratto un mutuo possono effettuare un bonifico mensile a favore dell’intermediario che ha concesso il mutuo.

Limiti di importo per i prelievi di contante

Il limite mensile di prelievo di contante per ciascuna Carta è di cento euro, moltiplicato per la scala di equivalenza.

Nel caso di attribuzione del beneficio ad integrazione del reddito familiare ai singoli maggiorenni del nucleo familiare che esercitano le responsabilità genitoriali o sono considerati nella scala di equivalenza, la Carta permette di effettuare prelievi di contante nel limite mensile non superiore a cento euro per ciascuna Carta individuale.

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