Certificazione parità di genere: attività formative per accedere al Fondo

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Certificazione parità di genere: attività formative per accedere al Fondo

Con il decreto del 18 gennaio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 6 marzo 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali individua le misure formative che consentono l’accesso al “Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione della parità di genere” e fornisce le modalità di ripartizione delle risorse alle regioni.

Attività di formazione

Spetta alle regioni programmare e finanziare le attività di formazione propedeutiche al conseguimento della certificazione della parità di genere in favore delle imprese o dei loro lavoratori.

Entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto in trattazione saranno predisposte apposite linee guida dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le pari opportunità e con le amministrazioni regionali e con il supporto di INAPP, al fine di orientare la qualità della programmazione e progettazione delle attività di formazione.

Gli interventi formativi dovranno essere conclusi entro e non oltre il 30 giugno 2025.

Ai fini della progettazione e dell’attuazione delle attività formative, le regioni potranno avvalersi delle consigliere territoriali di parità e realizzare sistemi di collaborazione, associazione o gemellaggio tra enti.

Ripartizione delle risorse

Le risorse destinate al Fondo ammontano a 3 milioni di euro per l’anno 2022, da ripartire tra le regioni e le province autonome in proporzione al numero delle imprese attive nell’anno 2021 ed entro un limite minimo per ciascuna amministrazione pari a 27 mila euro.

Il Ministero del Lavoro eroga le risorse alle regioni tramite le seguenti modalità:

  • un acconto pari al 75%, previa trasmissione da parte delle amministrazioni regionali dell’allegato modello di dichiarazione di assunzione di impegni giuridicamente vincolanti (IGV). Allegando, altresì, la copia di uno o più atti di assunzione di impegno giuridicamente vincolante riferiti all’ammontare complessivo delle risorse assegnate;
  • la restante quota nel limite del 25%, previa trasmissione da parte delle amministrazioni regionali del report degli interventi rendicontati e di una relazione sintetica descrittiva degli esiti degli interventi posti a finanziamento (da concludersi entro il 31 dicembre 2025).

 

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