Cifa - Confsal: accordo per la contrattazione collettiva di qualità

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Cifa - Confsal: accordo per la contrattazione collettiva di qualità

Un comunicato stampa del 6 novembre 2019 annuncia la sottoscrizione di un accordo interconfederale tra Cifa e Confsal, per la promozione di un nuovo modello di relazioni industriali, il contrasto al dumping contrattuale e salariale e la definizione di un nuovo modello di rappresentatività sindacale.

L’accordo attua unacontrattazione collettiva di qualità”, caratterizzata da una forte bilateralità, che prevede: nuovi sistemi di classificazione del personale; l’innalzamento costante delle competenze dei lavoratori con la formazione continua; un rapporto più forte tra scuola, università e impresa; nuove politiche salariali; il potenziamento della contrattazione decentrata; la flessibilità e il benessere organizzativo; un nuovo modello di misurazione della rappresentatività sindacale.

Con queste prerogative le due Confederazioni intendono assicurare un nuovo modello sindacale partecipativo e non conflittuale, capace di sostenere e rappresentare tutti i settori produttivi.

Il riconoscimento a sottoscrivere accordi collettivi si deve basare, secondo i firmatari, non solo sulla maggiore rappresentatività, ma chi "contratta" deve farlo nel rispetto di regole e sulla base di elementi oggettivi che siano indici di qualità, individuati dalle Confederazioni: nei livelli retributivi; nell’inderogabilità dei diritti fissati per legge; nella previsione di tutele aggiuntive per il lavoratore (come formazione e welfare); nella presenza al Cnel (come soggetto terzo) della confederazione sindacale firmataria dell’accordo; nel sistema bilaterale capace di dare attuazione ai contenuti dell’accordo.

Secondo l’Accordo, poi, la misurazione della rappresentatività dovrà considerare il numero degli associati, in misura non inferiore al 5% dei lavoratori del privato a livello intersettoriale, e degli aderenti ai sistemi bilaterali.

Cifa - Confsal: accordo per la contrattazione collettiva di qualità. Il commento delle parti

Andrea Cafà, presidente di Cifa, etichetta l’accordo come una “terza via” della contrattazione: “un modello ricco d’innovazione e di qualità, distante da qualsiasi forma di dumping ma vicino ai bisogni dei lavoratori e alle esigenze delle imprese, anche di quelle piccole e piccolissime”.

Mentre, per il segretario generale di Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, l’intesa riafferma il valore del pluralismo: “Riconosciamo l’esistenza di sigle sindacali storiche come importante punto di riferimento ma pretendiamo che non venga preclusa ad altre organizzazioni la possibilità di esprimere il proprio valore”.

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