Collaboratori, contributi più cari

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Con il nuovo anno sono scattati una serie di aumenti contributivi, in parte programmati alcuni anni fa e in parte decisi da interventi normativi molto più recenti. Per esempio, si ricorda che l’articolo unico, comma 79, della legge 247/07 ha previsto un incremento delle aliquote per gli iscritti alla gestione separata Inps da attuarsi tra il 2008 e il 2010, quando l’aliquota si fisserà al 26%, in linea con quella dei lavoratori subordinati. Al comma 10 della stessa legge, si sancisce una modifica delle aliquote Inps per tutti i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme sostitutive ed esclusive. L’aumento a carico dei lavoratori sarà pari allo 0,09% e scatterà a partire dal 1° gennaio 2011. Tra le altre variazioni, da segnalare l’aumento, a partire dal 1° gennaio 2009, dello 0,50% a carico dei datori di lavoro per favorire il riallineamento delle aliquote contributive. L’aliquota di finanziamento del fondo pensioni lavoratori dipendenti Inps è salita al 32%, dal precedente 27,57%, ma più che un vero e proprio aumento si deve considerare un semplice trasferimento di aliquote attuato mediante la contestuale riduzione dei contributi dovuti per Tbc, indennità economiche di maternità e Cuaf. Al fine di non gravare troppo sui datori di lavoro, per i quali l’incremento della percentuale dovuta al fondo pensioni costituisce un aumento del costo del lavoro, la legge 30/97 ha diluito nel tempo la variazione e per alcuni datori il graduale riallineamento si è già concluso mentre per altri terminerà nel 2013. Infine, da segnalare che allo scopo di uniformare le discipline relative ad alcuni ambiti contributivi, il Dl 112/08 ha stabilito che, dal 1° gennaio di quest’anno, aumenta il costo del lavoro in alcuni particolari settori. Pertanto, le imprese dello Stato, degli enti pubblici e degli enti locali, privatizzate e a capitale misto saranno tenute a versare la contribuzione per malattia e maternità; mentre, le aziende pubbliche, quelle esercenti pubblici servizi e quelle private dovranno versare la contribuzione per il finanziamento della disoccupazione. Aumenta, inoltre, il numero dei soggetti interessati alla contribuzione per cassa integrazione straordinaria e mobilità: l’articolo 2, comma 37, della Finanziaria 2009 ha esteso, infatti, tali obblighi anche alle imprese del sistema aeroportuale.
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