Delibere valide anche in assenza di una convocazione regolare del Cda da parte dell’assemblea

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Se la maggior parte del Cda di una società di capitali convoca l’assemblea, nel caso in cui la stessa fosse anche necessaria essendo la società in perdita, il socio mancante non può impugnare la delibera della convocazione straordinaria dei soci con la quale si dispone l'azzeramento del capitale sociale per perdite e la ricapitalizzazione, adducendo come motivazione l’illegittima convocazione assembleare.

A sancirlo il tribunale di Milano, con la sentenza n. 8154 del 10 giugno 2013, con la quale viene rigettato il ricorso del socio assente e ribadito che il vizio per mancata convocazione assembleare non può tramutarsi in una causa di inesistenza o di invalidità delle deliberazioni assembleari dei soci. Ciò che conta, nel caso di specie, è l’aspetto sostanziale della riunione e non la formalità con cui è stata presa la decisione di convocare l’assemblea straordinaria. Prevale, cioè, il fatto che la maggior parte del consiglio fosse d’accordo sulla necessità di convocare l’assemblea, data l’urgenza della situazione e l’obbligo imposto dalla legge nelle situazioni di perdita. Non ha valore, invece, la circostanza che il Cda, che ha indetto l’assemblea, non si fosse tenuto regolarmente.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 29 - Delibere valide senza assemblea - De Stefanis

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