Diritto comunitario: l'assenza per lunga malattia porta alla perdita delle ferie

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Una lunga assenza per malattia del lavoratore può comportare l'estinzione del diritto alle ferie retribuite. E' la conclusione cui è giunta la Corte di giustizia Ue nella sentenza 22 novembre 2011 riferita alla causa C-214/10, in cui sostiene che non é contraria all’articolo 7, n. 1, della direttiva Ue 2003/88, una normativa nazionale che disponga l'estinzione del diritto per decorrenza del periodo di riferimento e/o di riporto, qualora il lavoratore si assenti dal lavoro, a causa di malattia, per un lungo periodo di tempo.

Ferma l'importanza, quale diritto fondamentale del lavoratore, delle ferie annuali retribuite, cui non si può derogare, è però da considerare legittima la norma che comprende la perdita del diritto in questione al termine del periodo di riferimento o di un periodo di riporto, a patto che il lavoratore abbia effettivamente avuto la possibilità di esercitare il diritto che la direttiva gli riserva.

Infatti, la sentenza ha chiarito che oltre il limite fissato, le ferie annuali perdono il loro principale effetto di consentire al lavoratore di riposarsi oltre che di avere un periodo di distensione e ricreazione.

La Corte Ue ha espresso il seguente principio: “in considerazione della finalità stessa del diritto alle ferie annuali retribuite, direttamente conferito dal diritto dell’Unione ad ogni lavoratore, un lavoratore inabile al lavoro per diversi anni consecutivi, cui sia impedito dal diritto nazionale il godimento delle proprie ferie annuali retribuite durante detto periodo, non può avere il diritto di cumulare senza limiti i diritti alle ferie annuali retribuite acquisiti durante tale periodo”.
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