Durc possibile in caso di ricorso amministrativo o giudiziario?

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Con interpello n. 64/2009 il ministero del Lavoro fornisce un’interessante risposta alla Confcommercio circa il rilascio del documento di regolarità contributiva dell’impresa in pendenza di contenzioso. Si fa presente che l’attuale disciplina che regola il rilascio del Durc nulla precisa nelle situazioni in cui l’impresa sia irregolare oppure versi nelle more della proposizione di un ricorso amministrativo o giudiziale. Tutto ciò, però, non significa che si possa comunque e in ogni caso rilasciare la certificazione di regolarità contributiva.

Di conseguenza, il ministero del Lavoro trova l’occasione di specificare quanto segue: se non c’è stato alcun ricorso amministrativo o giudiziario e l’impresa versa in una delle condizioni che non consentono di certificare la regolarità contributiva (Dm 24 ottobre 2007), non sarà possibile il rilascio del Durc. Dunque se l’azienda in caso di contenzioso non ha presentato ricorso non potrà ottenere il Durc anche se ha manifestato la volontà futura di intraprendere un contenzioso opponendosi alle richieste di pagamento formale a suo carico. Resta ferma, comunque, la possibilità per l’azienda di regolarizzare la sua posizione, su invito dell’ente che deve rilasciare il documento, entro 15 giorni.

Inoltre, con l’interpello in oggetto si specifica che il trascorrere del tempo per la decisione di un ricorso amministrativo è considerato quale decisione implicita del ricorso, il quale ha la stessa valenza di una decisione espressa (silenzio-rigetto). Di conseguenza, superato il termine assegnato per la decisione, il ricorso è da intendersi respinto e in assenza di pendenza di un ricorso giudiziario, non sarà possibile certificare la regolarità contributiva dell’impresa.

Roberta Moscioni

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