ENC, modalità di fruizione del credito d'imposta in caso di incapienza

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L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 70 del 31 luglio 2015, risponde ad un'istanza di interpello con la quale si chiedevano spiegazioni in merito alle modalità ed ai termini per la fruizione del credito d'imposta (previsto dalla legge di Stabilità 2015) per gli Enti non commerciali e i trust opachi.

La Legge n. 190/2014 ha modificato il regime di tassazione dei dividendi percepiti dagli ENC e dai trust opachi, riducendo la quota esente dal 95% al 22,26%. La nuova misura si applica a partire dagli utili messi in distribuzione dal 1° gennaio 2014 ed è finalizzata ad equiparare la tassazione degli Enti non commerciali a quella propria delle persone fisiche titolari di partecipazioni qualificate.

Per mitigare gli effetti dell’incremento del regime impositivo per gli utili messi in distribuzione già dal 1° gennaio 2014, è stato previsto un credito di imposta pari alla maggiore Ires dovuta per effetto dell'abbassamento della quota esente, nel solo periodo di imposta in corso al 1° gennaio 2014.

Al dubbio dell'istante circa la possibilità che il suddetto credito d'imposta possa andare perso se non usufruito nei tempi, la risoluzione n. 70/E/2015 specifica che “se per motivi di incapienza la quota annuale, o parte di essa, non può essere utilizzata, la stessa potrà essere fruita già nel successivo periodo d'imposta, secondo le ordinarie modalità di utilizzo del credito, andando così a sommarsi alla quota fruibile a partire dal medesimo periodo d'imposta”.

In altri termini, il credito d'imposta può essere utilizzato in compensazione, senza alcun altro limite quantitativo, a partire dal 1° gennaio 2016, nella misura del 33,33% del suo ammontare, dal 1° gennaio 2017 nella medesima misura e dal 1° gennaio 2018 nella misura rimanente.