Unico 2016, CNM e Irap versione definitiva

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Unico 2016, CNM e Irap versione definitiva

Nuova ondata di provvedimenti delle Entrate con i quali vengono approvati in via definitiva altrettanti modelli da utilizzare nella prossima stagione della dichiarazione dei redditi 2016, che riguardano l’anno d’imposta 2015 e sono destinati a persone fisiche e società.

In data 29 gennaio 2016, l'Agenzia delle Entrate ha reso disponibili online i modelli di dichiarazione, con le relative istruzioni, riguardanti:

Unico 2016 persone fisiche (Pf)

Unico 2016 società di capitali (Sc)

Unico 2016 società di persone (Sp)

Unico 2016 Enti non commerciali (Enc)

Modello Consolidato nazionale e mondiale

Irap 2016

Irap 2016 con novità

Nel modello Irap 2016, versione definitiva, vengono recepite le ultime novità in materia di agevolazioni introdotte dalla Legge di Stabilità 2015.

Nello specifico, è stata inserita nella dichiarazione la deduzione integrale del costo residuo del personale dipendente a tempo indeterminato; il credito d'imposta del 10% dell'imposta lorda per le imprese che non si avvalgono di personale dipendente, da utilizzare in compensazione; l'agevolazione del patent box e la possibilità di scegliere la conversione dell’eccedenza Ace a scomputo dell’imposta e di inoltrare direttamente all’intermediario eventuali comunicazioni di anomalia.

Unico Pf, soglie detrazioni riviste

Rispetto alla versione in bozza del modello, nella versione definitiva di Unico persone fisiche 2016 si sono registrate alcune novità: è scomparso il rigo per il credito d’imposta per le donazioni agli istituti scolastici ed è entrata una stretta sui limiti di spesa agevolabili dei due nuovi interventi detraibili al 65% dal 2015, relativi a schermature solari e a impianti a biomasse.

Nel rigo CR16 di Unico Pf 2016 è entrata, poi, la possibilità per coloro che hanno pagato il compenso agli avvocati per una negoziazione assistita o agli arbitri per un arbitrato, in caso di successo della negoziazione ovvero di conclusione dell’arbitrato con lodo, di vedersi riconosciuto un credito di imposta, compensabile in F24, pari al compenso pagato e comunque fino a 250 euro.

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