Evasione fiscale. Imprenditore agli arresti domiciliari

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La Corte di cassazione, con sentenza n. 15615 del 19 aprile 2011, ha confermato la decisione con cui i giudici di merito avevano ritenuto sussistenti i presupposti per l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due imprenditori, accusati di essere coinvolti in una maxievasione fiscale nello svolgimento della politica dell'azienda.

In particolare, la Corte di legittimità ha sottolineato come fosse ravvisabile un rischio di recidiva in quanto “la sistematicità delle condotte ascritte ai due prevenuti evidenziano una scelta di fare impresa con modalità illecite, attraverso un collaudato ed articolato sistema finalizzato a frodare il fisco”. Secondo la Corte, in definitiva, i giudici dei gradi precedenti avevano dato adeguatamente conto delle ragioni su cui basare la gravità del quadro indiziario a carico dell'indagato.
Anche in
  • ItaliaOggi, p. 27 - Confermati i domiciliari al manager che froda il Fisco – Alberici

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