Guida alla ricerca del diritto in Internet

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Guida alla ricerca del diritto in Internet

(Estratto dal libro "Computer e diritto - parte I - Cap. I, Milano 2012) La rivoluzione dell’era digitale implica che ogni manifestazione umana deve necessariamente conformarsi alle regole dell’informatica e della telematica: informare ed essere informati, acquistare e vendere in internet, scambiare pareri su ogni tipo di attività, condividere interessi, oggi è possibile grazie ad un processore connesso alla rete. Non abbiamo più a che fare solo con computer che accedono alla cosiddetta biblioteca globale presente in rete: i computer sono stati in parte sostituiti dai telefonini di nuova generazione e la cosiddetta biblioteca globale è diventata una piattaforma interattiva alimentata dagli stessi utenti.

Si associano le reti a realtà virtuali, ma internet non è solo second life, nel web, si gioca, si studia, si lavora, si fanno affari o si subiscono raggiri, a volte si lavora giocando, ma accade anche che si prende il gioco come un lavoro. Il mondo dell’informazione non è avulso da tale sistema, anche se l’attività del ricercatore diventasse coinvolgente come un gioco, i risultati non saranno mai virtuali, ma visibili e di grande utilità in un mondo dove la conoscenza è a portata di click.

Considerate le risorse disponibili, il giurista tradizionale può sentirsi disorientato dalla variabilità pressoché costante degli apparati informatici, dei mezzi trasmissivi e delle metodologie comunicative, ed effettivamente non gli si può dare torto: tuttavia le difficoltà, sono soltanto culturali, non serve che il giurista conosca il sistema binario, le componenti del computer o come si trasferiscono i dati. Occorre che, come persona, comprenda di dover entrare nella nuova era, dove tutto è più semplice per chi non erige barricate per difendersi dalle nuove tecnologie. Per avere un ruolo in questa società aperta occorre superare le idiosincrasie e giovarsi di tutte le opportunità messe a disposizione dai nuovi mezzi di comunicazione.

La presente guida rappresenta un vademecum necessario per la formazione del nuovo giurista, che prendendo il via dalle proprie conoscenze entrerà nel mondo dell’informazione giuridica con un approccio confidenziale (friendly) e per quanto possibile atecnico.

In internet coesistono banche dati e siti tematici pubblici e privati che hanno gli stessi contenuti e scopi informativi dell’editoria tradizionale (in parte migrata anche questa nel mondo web), ma accanto a questi sono presenti sistemi di comunicazioni partecipata nata con i social network  e siti wiki che vengono implementati e aggiornati dagli stessi utilizzatori .

Sono aumentate le opportunità di comunicazione, ma anche il panorama informativo del mondo giuridico/legislativo oggi, con l’avvento di internet, si è ulteriormente ampliato. Nella rete planetaria, i diritti costituzionalmente garantiti, i rapporti civili e commerciali, gli illeciti penali assumono una valenza che va oltre il diritto dello Stato e lo studio delle sole fonti nazionali in un contesto difficilmente localizzabile rischia di risultare incompleto e fuorviante. Si pensi al commercio elettronico che si è sviluppato con piattaforme di vendita posizionate in atolli sperduti, dove sia imprese che privati si incontrano virtualmente per svolgere la propria attività o per soddisfare le proprie necessità. Quale diritto nazionale potrebbe trovare applicazione? In considerazione di questa effervescenza dei rapporti, al giurista moderno non è più consentito basare la propria conoscenza del diritto, soltanto su fonti interne. La padronanza delle lingue e lo studio del diritto straniero dovranno far parte del proprio background, ed in questo la rete si dimostra di grande utilità. Internet, oggi, consente di entrare in ogni Ordinamento giuridico e di consultare gli atti delle Organizzazioni internazionali, sedi neutrali dove dibattere e prendere in considerazione interessi planetari, che per loro natura ed estensione non trovano efficace tutela a livello nazionale.

A differenza di quanto avveniva in passato, quando cioè la selezione della documentazione giuridica in formato digitale era prerogativa di pochi esperti di information retrieval, oggi chi è in grado di utilizzare la rete può accedere a gran parte della normativa vigente, alla giurisprudenza più significativa, agli atti della P.A. Ormai la ricerca del dato giuridico, da un punto di vista puramente pragmatico, non si differenzia dalla ricerca di un buon vino d’annata. I sistemi si sono per così dire uniformati e “googlecizzati” per consentire anche all’uomo della strada di poter usufruire delle potenzialità della rete e si può ben dire che la fortuna del mondo web sta proprio nella sua semplicità di utilizzo. Dott. Leonello Mattioli

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