I Comuni partecipano al processo di emersione del lavoro domestico

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Ad un giorno dall’inizio di quella che si preannuncia come la più grande procedura di regolarizzazione del lavoro domestico - dopo la Bossi-Fini del 2002 - arriva la notizia di un accordo tra il ministero dell’Interno e l’Anci, a seguito dei quale i servizi sociali dei Comuni potranno aiutare i datori di lavoro a compilare la documentazione per il processo di emersione. Il protocollo d’intesa, che dovrà essere siglato in prefettura a Milano alla presenza del ministro dell’Interno Roberto Maroni e di quello del Lavoro, Maurizio Sacconi, è atteso per oggi, dato che da domani (1° settembre) si entrerà nel vivo della fase due della sanatoria: quella relativa alla presentazione della domanda.

L'annuncio è stato dato dal prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento Immigrazione del Viminale, che ha ricordato che la documentazione è scaricabile dal sito del ministero dell'Interno, per evitare code agli sportelli. In molte città, dunque, si stanno già attivando sportelli di assistenza che seguiranno passo dopo passo le famiglie che vogliono regolarizzare i lavoratori domestici. Per coloro che non potranno recarsi agli sportelli comunali è previsto un ulteriore servizio: la visita a domicilio di un funzionario per l’assistenza nella compilazione della domanda, per esempio, di anziani non autosufficienti. L'intervento dei Comuni sarà, così, un intervento molto concreto, che fatto su base volontaria potrà contare di forze effettive.

Nello specifico, i Comuni che intendono aderire all’iniziativa per l'emersione di colf e badanti irregolari si potranno accreditare presso il ministero dell'Interno affiancando così altri enti, tra i quali i patronati, che già svolgono attività di sussidio. Sarà un attività analoga a quella che l'Anci svolge da circa un anno, sempre in collaborazione con il Dicastero, per le pratiche di ricongiungimento familiare. Si ricorda che c’è tempo fino al prossimo 30 settembre per inviare la domanda di regolarizzazione. Quest'anno non ci sono quote e quindi non c'è un limite massimo di domande e non si dovrà fare a gara di velocità per vedersi accogliere la propria richiesta. Tutte le domande che rispondono ai requisiti, compresi reddito e certificati medici, saranno accettate, previo pagamento contributo obbligatorio di 500 euro per la sanatoria.

Roberta Moscioni

Links Anche in
  • Il Messaggero, p. 9 - Colf e badanti, da domani si può presentare la domanda – Benelli

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