I fondi alla Carta acquisti portano in dote lo spot

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Con decreto dell’11 dicembre, pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 295 di ieri, il ministero dell’Economia e quello del Lavoro dettano le regole per i versamenti “a titolo spontaneo e solidale” al Fondo per la social card. Pertanto, le aziende e i donatori privati che vogliono fare versamenti al Fondo con lo scopo di finanziare la social card destinata agli ultrasessantacinquenni e ai minori di tre anni appartenenti a famiglie disagiate (Fondo istituito dall’articolo 81, comma 29, della legge 133/08), possono farlo direttamente o tramite Onlus che poi trasferiranno le risorse al Fondo. In quest’ultimo caso le donazioni saranno deducibili dal reddito d’impresa secondo le modalità previste dal Tuir: per le imprese è prevista la deducibilità delle erogazioni liberali in denaro “per importo non superiore a 2.065,83 euro o al 2% del reddito d’impresa dichiarato”. I benefattori potranno avere una qualifica diversa che va da semplice “donatore” a “donatore partecipante”, “donatore sostenitore” fino a entrare nella “lista d’onore”, in base alle somme versate. Alle varie qualifiche corrisponde la possibilità di reclamizzare i diversi modi di adesione al “programma Carta acquisti”. I donatori sostenitori potranno vincolare l’uso dei contributi versati a “specifici usi, nei limiti delle finalità del Fondo”. Per gli “sponsor” invece è prevista la possibilità logo e marchi “Carta acquisti” associati al proprio marchio e logo in campagne pubblicitarie oltre a richiedere la presenza del proprio logo in campagne istituzionali organizzate dai ministeri dell’economia e del lavoro.
Allegati Anche in
  • ItaliaOggi, p. 39 – Donazioni deducibili - Stroppa

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