ISA 2024, decreto di revisione in Gazzetta

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ISA 2024, decreto di revisione in Gazzetta

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in data 18 marzo 2024, ha firmato un decreto con il quale approva la revisione di 88 indici di affidabilità fiscale (ISA), in applicazione a partire dal periodo d’imposta 2023.

Il provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2024 e revisiona altrettanti indici che erano stati approvati con il precedente provvedimento ministeriale del 21 marzo 2022.

NOTA BENE: Si tratta del consueto aggiornamento periodico biennale previsto dal programma delle revisioni per mantenere attuali i modelli applicabili nella prossima campagna dichiarativa.

L’Agenzia delle Entrate, a sua volta, con il provvedimento n. 68629 del 28 febbraio 2024, ha approvato 175 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli ISA, da utilizzare per il periodo di imposta 2023, ossia nella dichiarazione dei Redditi 2024.

Per un approfondimento si invita a leggere il post: “Dalle Entrate 175 modelli ISA e quadro per concordato preventivo”. Di questi, 88 Indici sono stati oggetto di revisione ministeriale.

ISA 2024, evoluzione

La revisione, operata dal MEF con quest’ultimo provvedimento, è stata effettuata sulla base del programma delle elaborazioni degli ISA applicabili a partire dal periodo d’imposta 2023, approvato con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 30 gennaio 2023.

Gli 88 Indici revisionati sono passati al vaglio della Commissione degli esperti, riunitasi nella seduta del giorno 22 febbraio 2024.

L’elenco è vario e ricomprende, a titolo esemplificativo, molti indici che spaziano: dal settore del commercio al dettaglio di articoli sportivi a quello di vendita di carne (settore commercio), dagli psicologi ai dentisti (attività professionali), dai barbieri e parrucchiere alle costruzioni edili (settore dei servizi), fino a quelli inerenti la fabbricazione di calzature alla siderurgia (settore manifatturiero).

In sostanza i nuovi valori interessano circa un 1,7 milioni di soggetti che esercitano attività d’impresa e di lavoro autonomo corrispondenti a poco meno di 400 codici Ateco.

Nello specifico, si tratta di:

  • 2 indici riguardanti le attività dell’agricoltura;
  • 31 relativi al comparto del commercio;
  • 18 indici relativi alle attività professionali;
  • 24 all’area dei servizi;
  • 15 relativi al comparto delle manifatture.

Oltre ai suddetti 88 Indici, con il decreto MEF, in corso di pubblicazione, è stato approvato anche l’aggiornamento di alcune territorialità, che hanno l’obiettivo di differenziare il Paese sulla base di specifici indicatori per comune, provincia, regione e area territoriale, al fine di tener conto dell’influenza della localizzazione sulla determinazione dei ricavi o compensi.

Si tratta, in particolare, di:

  1. territorialità generale,
  2. territorialità del commercio,
  3. territorialità del livello del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale Irpef,
  4. territorialità del livello delle quotazioni immobiliari,
  5. Territorialità del livello dei canoni di locazione degli immobili.

NOTA BENE: Gli 88 Isa revisionati, come pure i restanti 87 in vigore e non oggetto di aggiornamento, saranno ulteriormente integrati con le misure straordinarie che si stanno elaborando e che hanno la finalità di tener conto degli ultimi mutamenti economici legati al contesto geopolitico mondiale e all’inflazione.

ISA 2024, le novità

Gli 88 Indici sintetici di affidabilità fiscale, che sono stati approvati dal provvedimento in esame, sono stati elaborati attingendo a diverse fonti informative, in particolare, sono stati utilizzati i dati dichiarati dai contribuenti relativi agli ultimi 8 anni disponibili (periodi d’imposta dal 2014 al 2021).

L’arco temporale preso in considerazione consente di valutare anche gli effetti della crisi economica e dei mercati conseguente ai mutamenti del quadro economico nazionale e internazionale.

Per tener conto di tutti gli effetti, a partire dalla pandemia e fino alle recenti guerre, sono stati utilizzati molteplici indici relativi:

  • al mercato finanziario-creditizio (tassi di interesse bancari per prestiti alle imprese);
  • all’andamento congiunturale (andamento settoriale dei ricavi/compensi, indici di concentrazione della domanda e dell’offerta, tasso di occupazione);
  • ai fenomeni inflattivi (indice armonizzato dei prezzi al consumo, indice armonizzato dei prezzi al consumo dei beni energetici, indice generale dei prezzi alla produzione dell’industria, indice generale dei prezzi alla produzione dell'industria, mercato interno).

NOTA BENE: Tutto ciò fa sì che le ricadute economiche straordinarie entrino tra gli elementi utilizzati per la parte ordinaria della evoluzione degli ISA in tal modo, già nella fase dell’aggiornamento, viene anticipata una parte significativa della revisione che altrimenti dovrebbe essere demandata agli interventi correttivi straordinari.

ISA 2024, cause di esclusione

Nel Decreto MEF del 18 marzo 2024 sono state confermate anche per il 2023 le cause di esclusione dalla applicazione degli ISA già presenti sin dal primo periodo d’imposta di applicazione.

Pertanto, oltre ai casi individuati al comma 6 dell’articolo 9-bis, del Decreto legge n. 50/2017, (inizio e cessazione attività, periodo di non normale svolgimento dell’attività), gli ISA appena approvati non sono applicabili nei confronti:

  1. dei contribuenti che hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare superiore a 5.164.569 euro;
  2. dei contribuenti che si avvalgono dei regimi forfetari;
  3. dei contribuenti che esercitano due o più attività di impresa, qualora l’importo dei ricavi dichiarati relativi alle attività prevalenti, superi il 30% dell’ammontare totale dei ricavi dichiarati;
  4. delle società cooperative, società consortili e consorzi che operano esclusivamente a favore delle imprese socie o associate e delle società cooperative costituite da utenti non imprenditori che operano esclusivamente a favore degli utenti stessi;
  5. dei soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione partecipanti a un gruppo Iva di cui al Titolo V-bis del decreto Iva.

ISA nella dichiarazione dei redditi 2024

I contribuenti interessati dall’applicazione degli ISA revisionati dovranno utilizzarli già dalla dichiarazione dei redditi 2024, relativa al periodo d’imposta 2023, al fine di ricevere il giudizio di affidabilità fiscale correlato ai benefici premiali previsti dal comma 11 dell’articolo 9-dbis del Decreto legge, n. 50/2017.

Si resta in attesa di un ulteriore decreto per fine aprile, con il quale saranno approvate le ultime modifiche per il periodo di imposta 2023, previste in funzione di quanto stabilisce l’articolo 9 bis, comma 2, del Decreto legge n. 50/2017.

L’ultimo passaggio sarà, poi, rappresentato dal rilascio del nuovo software Isa 2024, che entro il 15 giugno 2024 dovrà obbligatoriamente essere reso disponibile ai contribuenti interessati anche al fine di consentire a ciascun soggetto di poter visionare la propria proposta (personalizzata) per la definizione biennale del reddito.

A partire dal periodo d’imposta 2020, il software denominato “Il tuo ISA” propone, nell’ottica di riduzione degli adempimenti in materia di ISA, la funzionalità di importazione dei dati contabili dal modello REDDITI.

Tale modalità di precompilazione permette ai contribuenti che utilizzano il software “Il tuo ISA” di importare i dati contabili comuni ai modelli REDDITI e ISA che sono stati dichiarati nei quadri RE, RF e RG dei modelli REDDITI tramite il software dichiarativo “RedditiOnLine”.

NOTA BENE: L’applicativo consente il calcolo dell'indice sintetico di affidabilità fiscale per tutti gli Isa approvati.

Il calcolo del punteggio del singolo indice sintetico di affidabilità fiscale, effettuabile tramite il software “Il Tuo ISA”, è operato sulla base dei dati dichiarati dal contribuente per il periodo d’imposta di applicazione e dei “dati precalcolati”, forniti dall’Agenzia delle entrate al contribuente o su richiesta all’intermediario.

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