L’affrancamento aiuta la revisione dell’acconto

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Per quanto riguarda il conteggio degli acconti di imposta che sono dovuti entro il prossimo 1° dicembre, è da precisare che la minor percentuale di calcolo non modifica i criteri per la loro determinazione. Chi utilizza il metodo storico continuerà ad avere come base di partenza l’imposta evidenziata nel modello Unico presentato a settembre, mentre chi intende ridurre l’importo, in vista di una contrazione del saldo del 2009, deve fare i conti con le molte novità che saranno applicabili nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno.

Per le società di capitali la riduzione dell’aliquota Ires induce a rivedere al ribasso la somma su cui applicare la nuova percentuale, che dovrebbe arrivare con il decreto legge correttivo che verrà varato dal Governo la prossima settimana. Si devono, però, considerare alcuni fattori che potrebbero condurre ad un aumento del reddito 2008 rispetto al dato storico anche in presenza di dati di bilancio meno favorevoli. In particolare, l’impatto più rilevante deriva da due disposizioni della Finanziaria 2008, che riguardano l’eliminazione della facoltà di dedurre gli ammortamenti anticipati e la possibile indeducibilità di una parte degli oneri finanziari. Per quanto riguarda gli interessi passivi, l’eventuale quota indeducibile deriva dal confronto tra il 30% del risultato operativo lordo e l’importo degli interessi passivi. Il peggioramento della situazione finanziaria dovrebbe aver condotto ad una riduzione del Rol e ad un aumento degli oneri passivi. Fare una stima dell’eventuale maggiore onere fiscale derivante dalla norma potrebbe comportare un elevato rischio di errore, dato il cambiamento degli ultimi mesi. Per gli ammortamenti anticipati il conteggio previsionale è più semplice. Partendo dal reddito imponibile storico (Unico 2008), si procederà a rettificare in aumento l’importo dedotto nel quadro Ec, ottenendo un valore omogeneo con le regole applicabili nel giugno 2009. Anche quest’anno sarà comunque deducibile una parte di ammortamenti eccedenti le quote ordinarie: si tratta della maggiore quota relativa a beni nuovi acquistati ed entrati in funzione entro il prossimo 31 dicembre.

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