Licenziamento: il datore non può cambiare le motivazioni

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Non possono essere modificate, da parte del datore, le ragioni comunicate come motivo di licenziamento al lavoratore. E' quanto ribadito dalla Cassazione con sentenza n. 18283 del 13 agosto scorso, nel cui testo viene altresì ribadito come questa regola costituisca una garanzia per il lavoratore che vedrebbe altrimenti limitata la possibilità di contestazione.

Eleonora Pergolari
Anche in
  • Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 13 – Motivi del recesso immodificabili

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